Viaggio ad Atene dal 2/05/2023 - 05/02/2023

I docenti del CPIA 3 di Nuoro hanno effettuato uno job shadowing con il carcere ateniese di KORYDALLOS. Il carcere sito all’interno della città è destinato a circa 2000 detenuti in attesa di giudizio, con una piccola sezione speciale in cui sono detenute persone accusate di reati finanziari, appartenenti alle forze dell’ordine o reati che prevedono una protezione.

Il nostro gruppo ha potuto visitare solo la parte del carcere utilizzata per la scuola. Un’ala del carcere è infatti destinata alla scuola e le aule sono attive sia al mattino che alla sera. Al mattino vengono impartite le lezioni di alfabetizzazione di lingua greca, alla sera le scuole professionali hanno corsi rivolti ai detenuti che vogliono conseguire un titolo di diploma superiore. Gli indirizzi di settore sono : arte, cucina e informatica. Quello che ha piacevolmente colpito il nostro gruppo è l’attenzione per l’arte che abbiamo notato sia nei corsi base che in quelli di secondo livello. Per arte intendiamo la musica, la pittura, la danza il teatro il canto…tutto ciò che, secondo i nostri colleghi greci aiuta i detenuti ad avere relax e distrarsi. Tutti noi che lavoriamo in carcere sappiamo che i detenuti devono trovare la forza e lo stimolo di alzarsi dalla branda, uscire dalla cella e vivere, anche se la vita in carcere è una parvenza di vita vera. Siamo rimasti molto colpiti dall’aula di informatica che pur non avendo un collegamento internet, proibito all’interno delle carceri, ha delle attrezzature che permettono di realizzare dei podcast che il docente inserisce in una radio europea in cui collaborano tutti gli studenti d’Europa, adulti o ragazzi. Infatti, mentre noi eravamo ospiti, abbiamo assistito alla creazione di un messaggio audio intervallato da brani musicali, che ricordava e “criticava” l’incidente ferroviario accaduta circa un mese fa vicino a Salonicco, dove la responsabilità era attribuita ai continui tagli e risparmi fatti dal governo.

Nella sezione scolastica solo un agente è predisposto al controllo dei detenuti e gli alunni possono circolare autonomamente all’interno dello spazio scolastico, frequentando diverse lezioni. Abbiamo appreso che la scuola è molto frequentata perché per la legislazione greca, ogni giorno di scuola frequentato è un giorno IN MENO di detenzione. A fronte del piacevole ambiente scolastico, abbiamo trovato la struttura del carcere molto obsoleta e notevolmente sporca. Ci si chiede come, in un ambiente dove tante persone vivono in uno stato di inoccupazione, non si abbia cura degli spazi comuni e, a fronte di un giardino molto bello e curato, gli anditi, le scale, i cancelli fossero in uno stato di abbandono fatiscente e igienicamente preoccupante.

Comunque la grande sorpresa è stata l’affettuosità dei colleghi, la disponibilità e la voglia di collaborazione con noi. La scuola carceraria non ha ancora un progetto Erasmus+ e noi speriamo che al più presto ricevano i fondi per poter venire da noi e proseguire con successo questa collaborazione.

Ci dispiace non possiamo allegare foto del lavoro in carcere.

Un altro lavoro Erasmus+ si è concluso, con grande soddisfazione dei partecipanti alla mobilità!

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